Settant’anni!

Oggi, 2 marzo 2024, compio settant’anni!

Infatti sono nato a Genova, in corso Sardegna 48, alle 12 di martedì 2 marzo 1954.

Conservo ancora la lettera con cui Maria Anglani (la cara “zia Anglani”, l’ostetrica che mi fece nascere nella sua casa, al primo piano del nostro palazzo) annunciava ai parenti di Bagheria la mia nascita:

«Genova 3/3/54 – Giuseppina ci ha fatto una bella improvvisata, ieri mattina ci ha regalato un bel maschietto: tutto è andato bene, è un’eroina, non ha dato un grido. Non potete sapere quanto sono contenta che il figlio di Salvatore è nato in casa mia: per il momento tutto procede bene. […]».

C’è anche la lettera in cui la mia nascita è annunciata da mio padre ai parenti Pintacuda (è sormontata da un buffo disegnino del mio sovreccitato genitore):

«Genova, 3 marzo 1954 – Mamma carissima, dalle comunicazioni telegrafiche e telefoniche avete appreso la straordinaria notizia che ci ha reso tutti felici. L’evento è avvenuto con circa venti giorni di anticipo, ma tutto – grazie a Dio – si è svolto nel migliore dei modi. Pina sta benissimo, la nostra creatura altrettanto. È un batuffolino rosa, con due grandi occhi, una bella boccuccia ed una “nascariedda” che ha rubato a suo padre. A noi sembra bellissimo!! […]»

Dove non arriva l’affetto paterno! Ma sulla “nascariedda”, cioè sul nasino in seguito “nasonizzatosi”, confermo….

In effetti ero nato in anticipo di almeno due settimane sul previsto; ho sempre avuto fretta di fare le cose! Avessi aspettato il momento giusto, oggi avrei ancora 69 anni. Pazienza…

Fugit irreparabile tempus.

Quando mi dicono che settant’anni non li dimostro, io rispondo che è l’anagrafe a dimostrarli innegabilmente.

Proverò però ancora a “non dimostrare” gli anni che ho, proponendomi di mantenere vivo il motto “Nulla dies sine linea”, che ho fatto mio da sempre e che ho adottato come titolo di questo blog.

Nessun giorno senza un passo avanti.

Nessun giorno senza avere, comunque, imparato qualcosa.

Nessun giorno che non immagini in qualche modo un progetto futuro.

Con questi proponimenti, con l’amore prezioso di mia moglie Silvana (che non è la mia metà, ma i miei sette ottavi da oltre quarant’anni) e del mio carissimo figlio Andrea, mi accingo a festeggiare l’inevitabile ricorrenza.

Mi iscrivo quindi fiducioso al club dei settantenni.

Ecco una mia foto attuale, che mira a dimostrare come, almeno a livello di capelli, sono sempre uguale al neonato di 70 anni fa!

Di Mario Pintacuda

Nato a Genova il 2 marzo 1954. Ha frequentato il Liceo classico "Andrea D'Oria" e si è laureato in Lettere classiche con 110/110 e lode all'Università di Genova. Ha insegnato nei Licei dal 1979 al 2019. Ha pubblicato numerosi testi scolastici, adottati in tutto il territorio nazionale; svolge attività critica e saggistica. E' sposato con Silvana Ponte e ha un figlio, Andrea, nato a Palermo nel 2005.

2 commenti

  1. Cosa si può dire? Super Mario: hai compiuto solo settant’anni. Come dice il tuo motto, continuerai ad essere giovane, a portare dentro di te il fuoco degli eterni giovani, di quanti guardano avanti a se‘ e scrutano con gli occhietti di allora tutto quanto c’è intorno. E puntano il dito… auguri, augurissimi

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