A proposito dell’ultima giornata del Forum Ambrosetti di Cernobbio, durante il quale i sei leader politici che si candidano a governare il Paese (Salvini, Tajani, Meloni, Letta, Calenda e il videocollegato Conte), hanno discusso insieme a meno di un mese dalle elezioni, così si leggeva su “Repubblica” di ieri: «Al tavolo del forum di Cernobbio i toni si scaldano e l’unico scontro personale, violento, è quello tra Carlo Calenda e Antonio Tajani, che finisce a insulti quando il coordinatore di Forza Italia ricorda all’avversario di aver cambiato molti partiti e di essere un “falso”. Lontano dai giornalisti, a sorpresa i due leader si ritrovano insieme alla toilette a dibattito concluso. È Calenda a prendere il posto in piedi nell’orinatoio accanto a Tajani: “Vengo a farla accanto a te per fare pace”. Tajani sorride: “È stato un attacco politico, niente di personale”. “Solo business…”, replica il leader di Azione. Che, per rompere il ghiaccio, racconta un aneddoto su Renzi: “Mi ha confidato che ha avuto solo due momenti di difficoltà in vita sua. Quando ha parcheggiato l’aereo di Stato italiano vicino a quello, lungo il doppio, del presidente francese Hollande. E quando, alla Casa Bianca, si è trovato a fare la pipì accanto a Obama”. Risate e la pace della toilette è siglata».
La fondamentale notizia è riportata anche dal “Corriere della Sera”, che però evita l’espressione “posto in piedi nell’orinatoio” e scrive eufemisticamente «La cosa finisce poco dopo, alla toilette. Con il leader di Azione che si accomoda di fianco al coordinatore di Forza Italia».
Ora, di fronte a una notizia di cronaca politica così rilevante, non si può non fare qualche commento.
Anzitutto, se “Repubblica” dice che la scenetta orinatoria è avvenuta “lontano dai giornalisti” e a sorpresa, ci si può chiedere chi ne abbia riferito i dettagli: un terzo orinante “accomodatosi” accanto ai due insigni politici? uno fra Tajani e Calenda a vescica svuotata?
Mistero diuretico.
Ma non è tutto: evidentemente se ne ricava la constatazione che l’espletamento delle necessarie e universali funzioni corporali possa servire a rasserenare i politici, a smussarne i toni, a invitarli a dire la verità (“in urina veritas”). Ma se così è, purtroppo per motivi anatomico-culturali (chiamiamoli così) una simile situazione non può prevedere la “par condicio”, giacché per due donne non è facile “accomodarsi” insieme allo stesso modo… Né tanto meno potrebbe ciò verificarsi in un contesto “misto” (ad esempio mai Giorgia Meloni ed Enrico Letta avrebbero occasione di ritrovarsi accanto in questo modo e ognuno di loro dovrebbe semmai convocare urgentemente in bagno Lollobrigida o la Serracchiani per facilitare il “dialogo”).
Infine, la notizia dei due insigni quotidiani nazionali ne innesta – come una “matrioska” russa – un’altra giacché, come essi riferiscono a proposito della “co-minzione” Tajani-Calenda, quest’ultimo ha avuto occasione di citare al suo occasionale vicino un’analoga situazione vissuta dal suo fedele (?) alleato Renzi, trovatosi a sua volta in bagno accanto al presidente Obama; Calenda ha aggiunto che tale situazione riferitagli da Renzi (di tali argomenti evidentemente parlano i politici) era stata per il fiorentino un “momento di difficoltà” (forse perché il suo terribile inglese “shish” sarà stato messo a dura prova dalla stretta vicinanza con Obama in un contesto insolito o dalla mancanza di qualche termine “tecnico” adatto alla bisogna, anzi al bisogno).
Chiudiamola qui, che forse è meglio…
Ma possiamo pensare, se non dire, che – se gli accordi e le riconciliazioni si fanno in bagno – occorrerebbe prescrivere dosi massicce di Lasix a tutti i nostri politici?