A un anno esatto dalla scomparsa di Lydia Alfonsi, una delle più brave attrici del nostro teatro, protagonista anche di celebri sceneggiati televisivi degli anni Sessanta (“La Pisana”, “Mastro Don Gesualdo”, “Luisa Sanfelice” e “Il segreto di Luca”), presento un piccolo ricordo personale.
Il 10 giugno 1978, al Teatro Greco di Siracusa, avevo assistito all’“Elena” di Euripide per la regia di Roberto Guicciardini, in cui Lydia Alfonsi aveva interpretato Elena; era stato un bellissimo spettacolo, in cui l’attrice aveva dato il meglio di sé.
L’indomani, 11 giugno, tornato a teatro per la rappresentazione delle “Coefore” di Eschilo per la regia di Giuseppe Di Martino, ebbi la sorpresa di vedere, seduta due file dietro di me, Lydia Alfonsi con il prof. Giusto Monaco.
Accanto a lei era anche il marito, l’imprenditore siracusano Enzo Messina, che morì poi tragicamente cinque anni dopo, annegato durante una tempesta mentre riparava un’imbarcazione; i due coniugi non ebbero figli.
In quell’occasione mi feci fare (sul libretto dello spettacolo) l’autografo dalla signora Alfonsi, che si mostrò gentilissima e accompagnò l’azione con uno splendido e lungo sorriso. Non si usavano, purtroppo, allora, i “selfie” (di difficile realizzazione con le macchinette fotografiche dell’epoca); quindi non ho una foto accanto a una così grande attrice…
L’anno scorso la notizia della scomparsa dell’indimenticabile artista, che univa un’innata signorilità a una professionalità eccelsa, mi ha addolorato molto; ormai era più che novantenne (era nata a Parma nel 1928). La sua ultima interpretazione era stata nel 1997, nel film “La vita è bella” di Benigni, nel ruolo di un’editrice.
P:S.: Le foto che allego sono di pessima qualità perché fatte con un’orribile macchinetta “Pocket”…