La città di nessuno

Alcuni giorni fa la via Brunetto Latini, a 500 metri dalla centralissima piazza Politeama, arteria importante perché unica strada che conduce al Tribunale, è stata finalmente riasfaltata. I lavori erano previsti (come da segnalazione) dall’11 al 15 e, benché iniziati in ritardo (ma non sottilizziamo…), si sono conclusi felicemente eliminando buche, fossi e avvallamenti e restaurando perfettamente il manto stradale.

Tutto bene, si dirà; finalmente una buona notizia.

C’è però qualcosa che stride, in questo quadro idilliaco.

Anzitutto, come si vede dalle foto che ho scattato poco fa, è rimasto sul marciapiede il WC provvisorio installato, come da regolamento, per gli operai; i pedoni (che qui a Palermo sono sempre ospiti sgraditi e scoccianti) devono scendere dal marciapiede e aggirarlo.

Inoltre è rimasto il segnale, collocato nel bel mezzo della strada a pochi passi dal trafficatissimo incrocio con via Dante, che annuncia trionfalmente: “Inizio per lavori di rifacimento del manto stradale – ambo i lati – dal [sic!] 11/07/24 al 15/07/24”.

Il segnale, come documentano le foto, costringe i veicoli a prendere la curva “alla larga” e accentua le difficoltà dei pedoni, anzi degli scocciatori, che – all’abituale difficoltà di dover attraversare la strada guardandosi alle spalle (!!!) dalle auto che salgono da via Dante – devono ora aggiungere lo slalom causato dal segnale.

Inoltre (ma figuriamoci se è il caso di parlarne…) nessuno, dopo il 15, ha pensato a ripristinare la segnaletica a terra: strisce pedonali e strisce blu del parcheggio .

Così è, se vi pare.

Figuriamoci se qualcuno bada a togliere i cartelli a fine lavori.

Figuriamoci se qualcuno ha fretta e urgenza di completare il lavoro svolto.

Queste cose non interessano a nessuno, non sono notate da nessuno (tranne qualche vecchio “camurrusu” come me), non meravigliano nessuno.

Di Mario Pintacuda

Nato a Genova il 2 marzo 1954. Ha frequentato il Liceo classico "Andrea D'Oria" e si è laureato in Lettere classiche con 110/110 e lode all'Università di Genova. Ha insegnato nei Licei dal 1979 al 2019. Ha pubblicato numerosi testi scolastici, adottati in tutto il territorio nazionale; svolge attività critica e saggistica. E' sposato con Silvana Ponte e ha un figlio, Andrea, nato a Palermo nel 2005.

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