Il ritorno degli operatori ecologici

A un mese esatto dall’articolo in cui mi rivolgevo agli operatori ecologici palermitani, invocando un loro ritorno in campo per liberare le strade del mio quartiere dalla montagna di cartacce, rifiuti e immondizie varie che le seppellivano, dopo vari solleciti senza effetto, finalmente stamattina, affacciandomi alle 7 al balcone di casa, ho visto – con la stessa gioia che si prova di fronte a un miraggio a lungo atteso – due “spazzini” all’opera.

Spazzavano la strada, diventata ormai una succursale della discarica di Bellolampo, riportandola (finalmente!) a una condizione di pulizia e di accettabile decoro.

Ora c’è solo da sperare che questa, che dovrebbe essere la normalità, non torni presto ad essere un’eccezione.

Così come c’è da augurarsi che i cittadini (in un contesto più pulito e dignitoso) sentano il dovere e il piacere di non contribuire più al degrado generale.

Nel frattempo, mi sento di ringraziare i due operatori ecologici, che in pochi minuti hanno fatto il lavoro arretrato di un mese, non senza constatare come sarebbe facile mantenere sempre la città in condizioni dignitose.

Di Mario Pintacuda

Nato a Genova il 2 marzo 1954. Ha frequentato il Liceo classico "Andrea D'Oria" e si è laureato in Lettere classiche con 110/110 e lode all'Università di Genova. Ha insegnato nei Licei dal 1979 al 2019. Ha pubblicato numerosi testi scolastici, adottati in tutto il territorio nazionale; svolge attività critica e saggistica. E' sposato con Silvana Ponte e ha un figlio, Andrea, nato a Palermo nel 2005.

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