Il ritorno dell’ora solare

Stanotte è tornata l’ora solare: oggi, 27 ottobre 2024, a Palermo il sole è sorto alle 6,27 e tramonterà alle 17,14.

Stamattina è stato bello svegliarsi con la luce: alzarsi e iniziare una nuova giornata con il sole che già illumina il mondo è sicuramente meglio che trovare ancora, al risveglio, il buio tenace della notte; di pomeriggio, però, inevitabilmente, le tenebre caleranno molto presto.

Il fatto è che non si può avere tutto dalla vita; non a caso, quando ero ragazzo, avevo ideato una soluzione geniale a questo problema: ora solare la mattina e ora legale il pomeriggio, in modo da avere più luce sia all’alba sia al tramonto!

A pensarci bene, non sarebbe un’idea così campata per aria, dato che il confine fra legalità e illegalità (non vorrei chiamarla “solarità”) è sempre più labile.

In Italia l’ora legale nacque come misura di guerra nel 1916 e rimase in uso fino al 1920.

Dal 1940 al 1948 fu abolita e ripristinata diverse volte a causa della seconda guerra mondiale; venne poi adottata definitivamente con la legge 503 del 1965 e fu applicata per la prima volta nel 1966. Durava allora quattro mesi, dall’ultima domenica di maggio all’ultima domenica di settembre: e quell’anno restò in vigore per quattro mesi, dal 22 maggio al 24 settembre.

Io ricordo benissimo la mia prima giornata con l’ora legale: il 22 maggio 1966 avevo 12 anni ed ero meravigliatissimo da quel sole che non se ne andava mai; a Genova il sole tramontava verso le 21 e mi sentivo in Scandinavia.

Anche dopo il tramonto rimaneva nell’aria una sorprendente e incredibile chiarìa: la luce non voleva morire, non si arrendeva mai; e anche quando doveva necessariamente soccombere e farsi da parte, era pronta a riemergere trionfalmente alle 7 della mattina dopo.

La durata dell’ora legale fu estesa a sei mesi nel 1980, anticipando l’inizio alla prima domenica di aprile; dal 1981 iniziò all’ultima domenica di marzo ed un ulteriore prolungamento è stato introdotto nel 1996, insieme con il resto dell’Europa, quando la fine fu spostata all’ultima domenica di ottobre.

Negli ultimi tempi si è discusso sul mantenimento o meno dell’alternanza ora legale/ora solare; ne sono nati gli inevitabili scontri ideologici tra chi, rispettoso dei ritmi naturali, è favorevole all’ora solare tutto l’anno e chi invece, attento alle dinamiche sociali e produttive, preferirebbe l’ora legale tutto l’anno. Per ora, salomonicamente, si è mantenuto lo “status quo”.

È curioso il caso della Spagna; in questo Paese, nel 1940, per volere del dittatore Francisco Franco, fu adottata l’ora dell’Europa centrale per adeguare l’ora iberica a quella dell’Italia e della Germania. La Spagna post-franchista però ha mantenuto questo strano fuso orario, per cui oggi a Madrid, anche dopo la fine del periodo di ora legale, il sole sorge alle 7,40 e tramonta alle 18,17. Poco male per gli spagnoli, che hanno orari dilazionati rispetto a noi (ad es. la scuola inizia in genere alle 9) e che alle 8 cominciano a carburare…

Da noi, comunque, l’ora legale tornerà il 30 marzo 2025; fino ad allora, accettiamo un ritmo di vita più autunnale e archiviamo i ricordi dell’estate (cosa difficile qui in Sicilia, dove ancora oggi a Palermo la temperatura minima della notte è stata di 19 gradi…). E se di pomeriggio ci sarà più buio, in fondo che cosa c’è di nuovo? Che questi fossero tempi bui lo sapevamo già…

Di Mario Pintacuda

Nato a Genova il 2 marzo 1954. Ha frequentato il Liceo classico "Andrea D'Oria" e si è laureato in Lettere classiche con 110/110 e lode all'Università di Genova. Ha insegnato nei Licei dal 1979 al 2019. Ha pubblicato numerosi testi scolastici, adottati in tutto il territorio nazionale; svolge attività critica e saggistica. E' sposato con Silvana Ponte e ha un figlio, Andrea, nato a Palermo nel 2005.

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