“Un trapezio per Lisistrata”

Alla commedia “Lisistrata” di Aristofane (411 a.C.) si ispirò una fortunata commedia musicale di Pietro Garinei (Trieste 1919 – Roma 2006) e Sandro Giovannini (Roma 1915-1977), intitolata “Un trapezio per Lisistrata” e rappresentata al Teatro Sistina di Roma dal settembre 1958.

La commedia viene modernizzata con palesi allusioni alla “guerra fredda” fra USA ed URSS: gli Ateniesi rappresentavano gli Americani, mentre gli Spartani alludevano ai Russi.

Un’ingegnosa innovazione era costituita dall’inserimento di un terzo incomodo, cioè l’Europa, attraverso il personaggio di Euro (nome profetico!). Questi, interpretato da Nino Manfredi, era il marito di Lisistrata e tentava di indurre alla pace i due contendenti, l’ateniese Samio (Mario Carotenuto) e lo spartano Dimitrione (Paolo Panelli), sui quali agivano anche le mogli Bettide e Tatianide (Ave Ninchi).

La vicenda era ambientata in un’improbabile e divertente Magna Grecia.

Come nelle antiche commedie greche era presente un coro che narrava la vicenda, formato dal Quartetto Cetra; il celebre quartetto vocale italiano aveva iniziato la sua fortunata carriera negli anni ’40 del secolo scorso ed era formato da Felice Chiusano (Fondi 1922 – Milano 1990), “Tata” Giacobetti (Roma 1922 – 1988), Lucia Mannucci (Bologna 1920 – Milano 2012) e Virgilio Savona (Palermo 1919 – Milano 2009).

Le canzoni del Quartetto Cetra per il musical

Le musiche erano di Francesco Kramer Gorni, in arte Gorni Kramer (Rivarolo Mantovano 1913 – Milano 1995), direttore d’orchestra, compositore, fisarmonicista ed autore televisivo, all’epoca acclamatissimo.

Gorni Kramer

Fra le canzoni più note vi erano “Donna” e “Femminilità”. Ecco il testo della prima: “La la la la / la la la la la. / La la la la / la la la la la. / Donna, tutto si fa per te, / tutto, pur di piacere a te. / Tutto per un sorriso / e per un sì e per un no, per te. / Perché sei donna, gioia di vivere, / donna, favola splendida. / Sei tu, solo tu, quel desiderio / che l’uomo chiama amor. / Donna, tutto si fa per te, / tutto, pur di piacere a te. / Tutto per un sorriso / e per un sì e per un no, per te. / Perché sei donna, nata per farti amar, / donna, nata per dominar. / Sei tu, solo tu, quel desiderio / che l’uomo chiama amor. / La la la la / la la la la la. / La la la la / la la la la la. / Donna! Donna! Donna!”.

Kramer riuscì perfino a far cantare Paolo Panelli, benché a suo parere fosse “l’attore più stonato d’Italia”; il divertente attore romano si esibì infatti in una canzone, anche se poi minimizzò dichiarando: “più che cantare parlavo in musica”.

Nella commedia la protagonista Lisistrata (Delia Scala) non era così sfrontata come nell’originale greco (gli anni Cinquanta erano assai morigerati…); sicché si limitava a proporre alle donne che gli uomini “restino a dieta d’affetto e d’amore”. La proposta era accolta all’unanimità e la proclamazione dell’astinenza dal talamo era sottolineata da uno scatenato boogie-woogie (‘Solo, solo, solo’)”.

Tuttavia anche la moderna Lisistrata conosceva l’arte della seduzione; sicché, quando dalla Gallia giungeva un carro carico di vesti preziose, consigliava alle compagne di indossarle per affascinare i mariti e indurli alla pace.

Nella canzone più divertente, Lisistrata ironizzava sugli uomini: “I cinquant’anni per l’uomo son l’età / della pienezza della sua maturità, / mentre noi donne chi lo sa per qual ragione / a ventott’anni già ci chiamano tardone. / Chissà perché, se il mal di testa viene a me, / lui minimizza e dice: ‘Prenditi un cachet!’, / se viene a lui la cosa è grave, e in un baleno / chiama a consulto sia Esculapio che Galeno”.

Al termine della commedia Euro, riciclando astutamente l’apologo di Menenio Agrippa, portava alla pace tra Ateniesi e Spartani ed alla riconciliazione fra uomini e donne.

Il fortunato trio Manfredi-Panelli-Scala si ripropose in televisione nel 1959 per condurre la seconda edizione di “Canzonissima”, programma musicale televisivo abbinato alla Lotteria di Capodanno.

Risale al maggio 1971 una nuova riduzione televisiva della commedia, dal titolo Mai di sabato signora Lisistrata, per la regia di Vito Molinari; nel cast erano Gino Bramieri, Milva, Paolo Panelli, Bice Valori, Aldo Giuffré, Gabriella Farinon, i Ricchi e Poveri. Questo nuovo allestimento attualizzava la trama con riferimenti alle vicende politiche del tempo, alludendo a Cuba, alla Cisgiordania ed al golpe militare del 1967 in Grecia.

Di Mario Pintacuda

Nato a Genova il 2 marzo 1954. Ha frequentato il Liceo classico "Andrea D'Oria" e si è laureato in Lettere classiche con 110/110 e lode all'Università di Genova. Ha insegnato nei Licei dal 1979 al 2019. Ha pubblicato numerosi testi scolastici, adottati in tutto il territorio nazionale; svolge attività critica e saggistica. E' sposato con Silvana Ponte e ha un figlio, Andrea, nato a Palermo nel 2005.

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