Mio padre, Salvatore Pintacuda (sulla destra) e i suoi fratelli Masino e Nino, a Bagheria, in pompa magna per il matrimonio della zia Rosa Cirrincione.
Siamo nel 1939 e la guerra è alle porte.
Mio padre studiava allora al conservatorio di Milano, ma poco più di un anno dopo partì per il fronte.
Ultimi scampoli, dunque, di una vita più serena.