Il club di Topolino

Negli anni Sessanta del secolo scorso, il Club di Topolino ebbe enorme successo fra i ragazzini dell’epoca.

Ci iscrivevamo con una lettera inviata alla Arnoldo Mondadori Editore (via Bianca di Savoia 20, Milano) allegando 500 lire in francobolli. A stretto giro di posta arrivava a casa una grossa busta con lo stemma del club, la tessera e il distintivo di Socio (con Qui, Quo e Qua),  una cartellina rossa, un blocco notes intestato del Club, un’agendina e una penna Bic. C’era anche un Vademecum, variante del Manuale delle Giovani Marmotte; non mancavano poi nel tempo altri doni: buste per lettera, carta intestata, il “portafoglio rosso” da ispettore, francobolli, ecc.

Nella famosa busta si trovava la cartella per raccogliere i punti: con 500 punti si era promossi al grado successivo. I punti si collezionavano acquistando “Topolino”, l’“Almanacco di Topolino”, gli “Albi della Rosa” e i “Classici di Walt Disney”. I bollini si trovavano all’interno dei fumetti e, per incollarli sulla scheda, dovevano essere ritagliati dalla pagina: ecco perché oggi molti numeri “da collezione” ne sono privi.

Distintivi del club di Topolino

La carriera nel club partiva dal semplice grado di “socio” e procedeva poi attraverso i gradi di “ispettore” (distintivo Paperino), “ispettore Generale” (Paperone), “consigliere regionale” (Topolino con una stella), “consigliere nazionale” (Topolino con 2 stelle), “governatore” (Topolino a 3 stelle e cordone blu con stemma).

Io, da assiduo lettore dei fumetti Disney, percorsi tutto il “cursus honorum” arrivando (come si vede dalla foto) alla carica massima, quella di “governatore” (verso gli undici anni di età).

Mi restano ancora le medaglie (di bronzo, argento e oro), una bandiera rossa del club, alcune buste, il blocco notes e alcuni distintivi. Conservo inoltre tutti gli attestati delle varie fasi della mia carriera, con tanto di certificazione finale a firma Walt Disney (nientemeno!): “In virtù dei poteri a me conferiti ho l’onore di elevare il fedele e leale amico di Topolino Mario Pintacuda alla massima carica di governatore del Club”.

La cosa incredibile è che, se si va su Ebay, si trovano in vendita alcuni di questi attestati a prezzi salatissimi: 3 distintivi sono venduti a 30 euro, mentre l’intero kit del club di Topolino viene a costare 50 euro.

A volte penso che se mettessi in vendita tutti i ricordi che ho collezionato nella mia vita, forse farei un sacco di quattrini; ma siccome sarei molto meno contento nel perderli, sicuramente il gioco non varrebbe la candela…

In definitiva, mi piace ricordare l’unico “governatorato” della mia vita: almeno – cosa rara fra i “governatori” dell’Italia di oggi – non ho fatto troppi danni…

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Categorie: fumetti

Di Mario Pintacuda

Nato a Genova il 2 marzo 1954. Ha frequentato il Liceo classico "Andrea D'Oria" e si è laureato in Lettere classiche con 110/110 e lode all'Università di Genova. Ha insegnato nei Licei dal 1979 al 2019. Ha pubblicato numerosi testi scolastici, adottati in tutto il territorio nazionale; svolge attività critica e saggistica. E' sposato con Silvana Ponte e ha un figlio, Andrea, nato a Palermo nel 2005.

5 commenti

  1. grazie, ricordo fantastico. Io mi fermai prima nella carriera, anche perché… le promozioni non arrivavano mai, “inghiottite” ahimè dalle poste milanesi

  2. Anch’io socio del Club di Topolino… Mi ricordo che venne pubblicata una mia foto sul giornalino e così divenni famoso nella mia Lentini….non mi ricordo l’anno e cosa più brutta i giornalini vennero rubati …

  3. Da un lato un bel ricordo di tempi lontani in cui Topolino spesso presentava “storie” disegnate dai grandissimi del genere (Barks, Scarpa, Strobl), dall’altro l’amarezza, di cui si diveniva ben presto consapevoli, che tutti quei titoli e quegli onori non corrispondevano a nulla e non aveva alcun significato: una delle prime “fregature” incassate dalla vita, peraltro in questo campo sempre generosa. Diciamola tutta: ingannare così schiere di ragazzetti ingenui non fu una grande trovata.

  4. Anch’io ricordo con grande orgoglio l’ iscrizione al club di Topolino. Pensa dici oggi. 500 lire non erano poche e raccimolarle era forse la cosa più difficile per una bambina delle elementari. Anche comprare settimanalmente Topolino non era da tutti! Ricordo la busta con tessera e distintivo. Non raggiunsi nessun grado…l’adolescenza con i Beatles mi rapì poco dopo.

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