Manfredi Di Liberto al Teatro Jolly

Ieri pomeriggio, al Teatro Jolly di Palermo, ho assistito allo spettacolo “Manfredi in Full HD”, scritto, diretto e interpretato da Manfredi Di Liberto, giovane attore palermitano che ha acquisito una buona notorietà soprattutto grazie a una serie di divertenti video sul web.  

Ecco come era presentato ieri lo spettacolo su Palermo Today: «Immaginate una televisione gigante sempre accesa, con dei programmi esattamente al contrario di come li vediamo in tv. Manfredi Di Liberto, noto al pubblico di tutta Italia per video comici web da milioni di visualizzazioni, torna in teatro con uno spettacolo tutto nuovo pieno di comicità, balli e magia strizzando l’occhio alla tv di un tempo come se fosse un Techetechetè alla Manfredi, quindi un “Manfrechetè”. Ed ecco che si alterneranno sul palcoscenico momenti esilaranti: un dietologo opposto al pensiero del famoso dottor Nowzaradan del programma “vite al limite” che nella tv di Manfredi sarà “mangiare al limite”. Momenti esilaranti quando si presenteranno allo sfortunato Di Liberto delle donne ad un “primo appuntamento” parodiando appunto la famosa trasmissione televisiva di Real Time. Donne dall’aspetto dark, con pensieri pessimistici sulla vita, con l’ossessione dello sport e altre ancora. Non mancheranno alcune esibizioni nello stile del comico, tra canzoni mimate e momenti magici, insieme a un corpo di ballo che eseguirà coreografie che spazieranno dal varietà alla parodia musicale. Lo spettacolo è scritto e diretto da Manfredi Di Liberto, le coreografie sono di Viviana Buzzotta. In scena oltre allo stesso Di Liberto, Giorgia Migliore e Salvo Cambria. Manfredi in Full Hd è una produzione del Teatro Jolly di Palermo».

Lo spettacolo, della durata di due ore con un breve intervallo, ha il merito di non annoiare mai, di strappare più di una risata e di toccare anche diversi temi attuali nella nostra vita quotidiana: le intolleranze alimentari, la dietologia, il culto della fitness, la tecnologia dilagante e non sempre efficiente, le relazioni di genere, ecc.. Non mancano gustose parodie musicali, in particolare con alcuni “collage” di testi di canzonette che risultano molto divertenti, e diversi balletti caratterizzati da vivaci e non banali coreografie.

Di Liberto è ben supportato dal bravo Salvo Cambria, che mette la sua corpulenta fisicità al servizio di personaggi ottimamente tratteggiati (come il dietologo “al contrario”, il marito della donna “intollerante” e la persona dall’identità sessuale “fluida”). Brava anche Giorgia Migliore (che in più occasioni ha mostrato di saper reggere bene alle “improvvisazioni” estemporanee di Di Liberto, che hanno strappato – e non solo a lei – più di un sorriso). Meritati applausi anche per le due ballerine (una delle quali, di cui purtroppo mi è sfuggito il nome, era anche la brava coreografa) e i due ballerini.

Al termine dello spettacolo, Di Liberto ha salutato il pubblico, esternando la sua legittima aspirazione a raggiungere ulteriori obiettivi nella sua attività artistica: ha già partecipato a una puntata della fiction RAI “Màkari 3” e conta di fare una tournée anche al di fuori della Sicilia. Doveroso è stato poi il suo ringraziamento al Teatro Jolly e in particolare a Gianni Nanfa, che è stato molti anni fa mio collega al Liceo “Meli” (anche se le nostre conversazioni di Latino e Greco sfociavano inevitabilmente su argomenti “paulo minora”, con reciproco divertimento…).

Con grande simpatia, mostrando schietta cordialità e simpatica umiltà, Di Liberto è stato poi disponibile a farsi fotografare con gli spettatori che glielo richiedessero; allego dunque la foto che ha scattato con me e mia moglie.

La comicità di Di Liberto si mantiene opportunamente in un ambito quotidiano, evitando volutamente (in nome di un intrattenimento comunque gradevolissimo) le tematiche impegnative e i riferimenti politici; non affonda dunque la satira – se non indirettamente – sulla situazione dell’Italia attuale (ma semmai ci sarebbe da chiedersi che fine abbia fatto, ai più alti livelli nazionali, a parte pochi coraggiosi esempi, la satira politica nel nostro Paese…). Se dunque, per ora, il divertimento è assicurato nella realtà locale palermitana, occorrerà adattare i testi – se si vorrà raggiungere un target più vasto – a livelli e temi di più ampia portata e rilevanza.

Ma Manfredi Di Liberto è attore ed autore intelligente, aperto, soprattutto desideroso di apprendere e di migliorare, per cui confido (e gli auguro cordialmente) che possa in futuro riscuotere altri meritati e maggiori successi anche in campo nazionale.

Di Mario Pintacuda

Nato a Genova il 2 marzo 1954. Ha frequentato il Liceo classico "Andrea D'Oria" e si è laureato in Lettere classiche con 110/110 e lode all'Università di Genova. Ha insegnato nei Licei dal 1979 al 2019. Ha pubblicato numerosi testi scolastici, adottati in tutto il territorio nazionale; svolge attività critica e saggistica. E' sposato con Silvana Ponte e ha un figlio, Andrea, nato a Palermo nel 2005.

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