Bagheria anni ’60: l’uomo dei dollari

Negli anni Sessanta, a Bagheria, all’angolo di piazza Madrice mi strappava sempre due risate un curioso personaggio, che Peppuccio Tornatore ha immortalato nel suo film “Baarìa” affidandone l’interpretazione a Beppe Fiorello.

Questo tizio, che ricordo benissimo, indossando un basco nero in testa comprava e vendeva dollari all’angolo del corso Umberto, stazionando davanti al panificio Lo Galbo; ripeteva sempre lo stesso slogan (“V’ac-cat-t’ i dol-la-ri”, Vi scan-ciu i dol-la-ri”) ed eseguiva oscure operazioni di cambio valuta in nero. Ai ragazzini forniva monetine straniere, soprattutto americane, perché (essendo esse di metallo) non le poteva cambiare in banca.

Qui si appostava l’uomo dei dollari…

Nella sceneggiatura del film “Baarìa” si legge così alla scena 89:

«Piazza Madrice /esterno giorno) – Un importante esponente comunista [interpretato da Michele Placido, ndr] tiene un comizio nella piazza affollatissima. Accanto a lui sul palco Gino, Onofrio, Peppino ed altri della sezione. […] All’angolo della piazza, incurante della folla accerchiata intorno all’oratore, l’omino dei dollari ripete la sua nenia involontariamente polemica…

UOMO DOLLARI – V’accatt’ i dollari!

FOLLA – Scocca ‘e camurrìa. E zìttuti. ‘Un n’aviemu dollari…».

Intorno al 1966, essendo cambiati i tempi, l’uomo dei dollari si riconvertì: stava sempre nello stesso posto, ma ora teneva in mano un fascio di penne Bic e cercava di venderle scandendo il suo nuovo messaggio promozionale (“Tu-u-utti scrì-vunu”, “Sei pen-ni cen-tu liri!”).

Di questo passaggio storico dà puntualmente conto la già citata sceneggiatura del film “Baarìa”, in cui alla scena 157 (ambientata nel 1968 in corso Umberto) si legge:

«Un corteo di studenti attraversa il corso gridando slogan del maggio francese. Indifferente a tutto quel frastuono l’omino dei dollari bandizza un nuovo prodotto…

OMINO – Tutti scrìvinu! Sei penni centu liri! Tutti scrìvinu! Sei penni cento liri!»

Arrivò infine un’estate in cui, tornando a Bagheria, non trovai più l’omino al suo posto; e mi parve davvero che fosse finita un’epoca.

Come mi ha comunicato Mimmo Sciortino (che ringrazio tantissimo), l’“uomo dei dollari” si chiamava Giuseppe Trapani; mi ha mandato anche una sua foto, che allego; come si vede dal confronto, Beppe Fiorello era decisamente diverso fisicamente.

Giuseppe Trapani, “l’uomo dei dollari”

Ma il basco, la postura, il look, lo slogan e persino la voce sono stati ricostruiti perfettamente dal regista Tornatore; e strappano ancora oggi un sorriso divertito.

Di Mario Pintacuda

Nato a Genova il 2 marzo 1954. Ha frequentato il Liceo classico "Andrea D'Oria" e si è laureato in Lettere classiche con 110/110 e lode all'Università di Genova. Ha insegnato nei Licei dal 1979 al 2019. Ha pubblicato numerosi testi scolastici, adottati in tutto il territorio nazionale; svolge attività critica e saggistica. E' sposato con Silvana Ponte e ha un figlio, Andrea, nato a Palermo nel 2005.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *