Addio a Burt Bacharach

Burt Bacharach non è più con noi.

Chi, dopo aver sentito le canzoni dell’attuale festival di Sanremo, volesse davvero riconciliarsi con la Musica (con la M maiuscola) riascolti “I say a little prayer”, “I’ll never fall in love again”, “What the world needs now”, “This guy’s in love with you”, “Close to you”, “Raindrops keep fallin’ on my head” e tanti altri brani indimenticabili di Bacharach.

Burt Bacharach (1928-2023)

E, riascoltandoli, torni con la memoria a tutti i momenti vissuti al suono di quelle musiche straordinarie, dal tessuto melodico tanto semplice quanto geniale.

E torni a cantare quelle bellissime parole che le accompagnavano: «What the world needs now is love, sweet love / it’s the only thing that there’s just too little of. / What the world needs now is love, sweet love / no not just for some, but for everyone».

Come ha scritto John Zorn, «Bacharach è uno dei più grandi geni della musica popolare americana. Le sue canzoni superano le aspettative di ciò che una pop-song dovrebbe essere. Armonie avanzate, mutazioni di accordi con imprevedibili modulazioni, improvvisi cambi di ritmo… Ma fa apparire tutto così naturale che non te ne rendi conto e non puoi fare a meno di metterti a fischiettarlo».

Ecco: fischiettare un motivo.

Ascoltarlo, farlo proprio e – appena concluso l’ascolto – fischiettarlo. Sentire dentro di sé come la Musica abbia il potere – se è vera Musica – di impossessarsi di noi, di trasportarci in un mondo diverso e sicuramente più bello.

Non smetteremo mai di fischiettare le canzoni di Bacharach.

Altro che palcoscenici devastati da squilibrati su di giri. Altro che pseudomotivetti contorti e privi di fiato musicale. Altro che testi sconnessi e cervellotici.

“La Musica, sopra ogni cosa”, come diceva il poeta. E di avercela donata non finiremo mai di ringraziare Burt Bacharach.

I say a little prayer for you

Forever, and ever,

(You’ll stay in my heart and I will love you)

(Forever) Forever, and ever,

(We never will part Oh, how I love you)

(Together) Together, forever,

(That’s how it must be To live without you)

Would only mean heartbreak for me.

Di Mario Pintacuda

Nato a Genova il 2 marzo 1954. Ha frequentato il Liceo classico "Andrea D'Oria" e si è laureato in Lettere classiche con 110/110 e lode all'Università di Genova. Ha insegnato nei Licei dal 1979 al 2019. Ha pubblicato numerosi testi scolastici, adottati in tutto il territorio nazionale; svolge attività critica e saggistica. E' sposato con Silvana Ponte e ha un figlio, Andrea, nato a Palermo nel 2005.

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