Kuwait City: per consolarsi…

Il noto sito allarmistico www.meteo.it titola in questo momento così: «Italia rovente: caldo estremo e possibili record».

Seguono le solite angoscianti notizie sull’ondata di calore, che ormai di anomalo non ha proprio niente, essendo divenuta la prassi delle nostre estati mediterranee: «L’Anticiclone africano continua a dominare lo scenario meteo, con un’ondata di caldo destinata a insistere ancora per molti giorni, facendosi addirittura estrema con picchi di temperatura che potrebbero oltrepassare i record storici, specie sulle regioni centro-meridionali. L’apice della calura è atteso proprio tra lunedì 17 e mercoledì 19 luglio, con lo zero termico che, all’interno di questa bolla di aria rovente, si manterrà alla quota di 4500-4800 metri in corrispondenza dell’arco alpino. Le temperature saliranno probabilmente fino a 40°C sulla bassa valle padana e fino a 43-46°C nelle aree interne del Centro-Sud e delle Isole».

Alla speranzosa domanda su quando finirà questo calvario, ecco la risposta: «L’ondata di calore dovrebbe proseguire pressoché inalterata anche nel resto della settimana al Centro e soprattutto al Sud; sulle regioni centrali minime infiltrazioni di aria meno torrida potrebbero limare i picchi più estremi ma sempre in un contesto di caldo molto intenso».

In altre parole, non si vede alcuna possibile conclusione imminente.

Vediamo però i dati oggettivi, analizzando la situazione meteo attuale alla mia postazione al centro di Palermo. Sono le 11 e la temperatura è di 32°6, con un’umidità di appena il 36% e qualche refolo torrido di venticello (i dati ufficiali danno 10 nodi da est-nordest… alla faccia della definizione di “anticiclone africano”). La minima della notte è stata di 28°1 (ed è questo il vero problema, perché da sette giorni non scendiamo MAI sotto i 27° neanche di notte). Verosimilmente anche oggi arriveremo a 35-36° (non oltre), come avviene ormai da diversi giorni.

Come consolarsi?

A parte sora nostra Aria Condizionata, benemerita dell’umanità sofferente, conforto degli afflitti, consolatrice delle miserie, ho escogitato un conforto illusorio quanto curioso: sono andato infatti a controllare la situazione meteo attuale di Kuwait City.

Ah, che consolazione! Oggi le temperature minime e massime previste nella città araba sono rispettivamente 32°/49°; domani ci sarà più “frischiceddu” (32°/47°), mercoledì 33°/48°, giovedì 32°/48°; il giorno più caldo sarà domenica (36°/48°). Il sole splenderà costantemente, indicato dall’iconcina viola che indica il peggio del peggio nelle gradazioni di calore.

Insomma, se dovessimo andare a Kuwait City in valigia non dovrebbe servire il “golfino per la sera” che Carlo Verdone di ritorno da Marte raccomandava ai turisti.

Dopo avere letto questi dati, l’arroventata Sicilia mi si è mutata in una gelida Lapponia; tutto è relativo, veramente.

Aveva ragione, come al solito, Seneca: «Non aggravare i tuoi mali con il peso dei tuoi lamenti: il dolore è lieve, se non è accresciuto dalla suggestione. Se tu cominci a farti coraggio dicendoti: “Non è niente; è cosa di poco conto; resistiamo; passerà presto”, renderai il dolore realmente lieve, finché lo stimi tale. […] Ognuno è infelice nella misura in cui si crede tale (“Tam miser est quisque quam credidit”)» (Epistole a Lucilio IX, 78, 13-14).

Di Mario Pintacuda

Nato a Genova il 2 marzo 1954. Ha frequentato il Liceo classico "Andrea D'Oria" e si è laureato in Lettere classiche con 110/110 e lode all'Università di Genova. Ha insegnato nei Licei dal 1979 al 2019. Ha pubblicato numerosi testi scolastici, adottati in tutto il territorio nazionale; svolge attività critica e saggistica. E' sposato con Silvana Ponte e ha un figlio, Andrea, nato a Palermo nel 2005.

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