I cinema di Palermo nel 1967

Per motivi occasionali mi è ricapitata fra le mani una copia, gelosamente conservata, di “Telestar”, quotidiano indipendente della sera di Palermo, datata 13 settembre 1967. Ho colto l’occasione per rileggere tutto il giornale; e come sempre mi capita, sono stato interessatissimo da questo brandello di passato che mi riviveva davanti.

Per quanto riguarda la cronaca di Palermo, il giornale parlava di uno “scontro d’auto in viale Regione Siciliana”, con due feriti, ricoverati a Villa Sofia (ogni tempo è paese, verrebbe di dire..). Alla faccia della privacy odierna, si legge così: “Lo scontro è avvenuto tra una 850 Fiat targata PA 148528 a bordo della quale viaggiava Olga Mirto di anni 19 e una Giulia guidata da un tale Rosario Marchese”. Causa dell’incidente? Indovinate: “uno dei due automobilisti non ha dato all’altro la precedenza!”. I palermitani del 1967 non erano minimamente diversi da quelli del 2020: l’atto di dare la precedenza, a Palermo è stato sempre considerato grave decurtazione della personale onorabilità, cedimento e resa al “nemico”, sinonimo di debolezza.

Sull’antico quotidiano c’è anche la triste notizia di un giovane di Borgo Nuovo che manca da casa da due settimane, un tale Natale Vigilia (speriamo l’abbiano ritrovato); c’è l’elenco dei promossi alla Scuola media statale “Francesco Vivona”; viene ricordata una “brillante operazione” della Guardia di Finanza, che ha sgominato dei trafficanti di esplosivo per la pesca abusiva; c’è un’intera pagina dedicata a incarichi e supplenze nelle scuole elementari.

In particolare, però, intendo soffermarmi qui sulla pagina degli spettacoli, che elenca ben 35 sale cinematografiche attive in città.

I cinema di prima visione erano sette: l’Abadan di piazza Massimo (ove era in programmazione “La spia dal naso freddo”), l’Astoria di via Magliocco (“Fai in fretta ad uccidermi, ho freddo”, con Monica Vitti), l’Excelsior di via Cavour (chiuso per restauri), il Fiamma di via Notarbartolo (“La notte è fatta per rubare” con Catherine Spaak), il Golden di via Terrasanta (“Killer story”), l’Imperia di via Emerico Amari (“Non c’è posto per i vigliacchi”) e il contiguo Nazionale (“Il club degli intrighi”). Il prezzo di una poltrona oscillava fra le 500 e le 700 lire (il giornale allora ne costava 60).

Il cinema Nazionale
L’Excelsior Supercinema
di Palermo

I cinema di seconda visione erano cinque: l’ABC di via E. Amari, tre sale in via Stabile (l’Ambra, il Modernissimo e lo Smeraldo), il Massimo di piazza Verdi. Prezzo: 350-400 lire.

La sala del cinema Modernissimo a Palermo

Esistevano poi numerose sale di terza visione, dove il biglietto costava 150 o 200 lire a testa; le elenco tutte: Archimede, Ariosto, Ariston, Arlecchino, Aurora, Biondo, Capitol, Corallo, Coren, Dante. Eden, Finocchiaro, Gardenia, Gaudium. Glauco, Italia, Lux, Manzella, Marconi, Montegrappa, Noce, Orfeo, Roma, Royal e San Lorenzo. Tra i film di terza visione in programmazione i più noti (almeno a me) erano “Agente 007 – Dalla Russia con amore”, “Africa addio”, “Totò d’Arabia”, “I due gemelli del Texas” con Franco e Ciccio. Ma era fine estate e ancora i nuovi film non erano ancora in programmazione.

Come si vede, era l’epoca d’oro delle sale cinematografiche; e viene in mente l’indimenticabile capolavoro di Peppuccio Tornatore, “Nuovo Cinema Paradiso”, che commemorava nostalgicamente quel momento magico del cinema italiano.

Di Mario Pintacuda

Nato a Genova il 2 marzo 1954. Ha frequentato il Liceo classico "Andrea D'Oria" e si è laureato in Lettere classiche con 110/110 e lode all'Università di Genova. Ha insegnato nei Licei dal 1979 al 2019. Ha pubblicato numerosi testi scolastici, adottati in tutto il territorio nazionale; svolge attività critica e saggistica. E' sposato con Silvana Ponte e ha un figlio, Andrea, nato a Palermo nel 2005.

2 commenti

  1. Professore, buon pomeriggio e mi scusi il disturbo.
    Sono Giovanni Lizzio e curo, su Facebook, la pagina sui cinema di Palermo, che si chiama “Racconti di Palermo e dei suoi cinema”.
    Trovo interessante l’articolo sui cinema a Palermo nel 1967 e le chiedo se è possibile avere una foto ingrandita (o più foto nelle quali appaiono tutti i cinema e le arene) che si vedono nello scatto (poco nitido) pubblicato qui su suo web.
    Mi interessa perché potrei pubblicare quagli stralci del quotidiano citando, ovviamente, la fonte di provenienza.
    La ringrazio, e mentre resto in attesa di una sua risposta, Le auguro un buon fine settimana.
    Giovanni Lizzio
    giovanni.lizzio1963@gmail.com

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