Quest’anno il nostro pranzo dell’Immacolata è stato alquanto insolito: infatti abbiamo mangiato (benissimo) a Roma, all’Orecchietteria Banfi, in via Belli 116, a pochi passi da piazza Cavour e dal “Palazzaccio”.
Il ristorante, inaugurato da Lino Banfi nel settembre 2017, propone prodotti rigorosamente “made in Puglia”, con rivisitazioni e ricette nuove ideate da un gruppo di giovani chef.
Nel locale ogni dettaglio (i piatti, le immagini sui muri, l’arredamento) ricorda la carriera del simpatico “Nonno Libero”; e il suo celebre vocabolario simil-pugliese caratterizza ogni cosa, a partire dal menu: ecco dunque che io ho anzitutto gustato le buonissime “orecchiette con le cime di rep”, Silvana ha assaggiato le orecchiette “porcaputtena” (che in effetti erano piacevolmente piccanti) e Andrea ha provato le orecchiette “carbonera” (un riuscitissimo mix romano-pugliese).
Per secondo abbiamo ordinato la burrata “altomere”, il “pasqualotto” (panzerotti farciti con stracciata, prosciutto di Faeto, capocollo di Martina Franca e pescato del giorno con maionese fatta “in chèsa”, cioè “at home”) e la focaccia con pomodoro e stracciatella.
Ottimi i dolci: il “disgrazieto” alle mandorle e i biscottini “dulcis in fundo” con il “Moscheto”.
Prezzo onestissimo, servizio inappuntabile da parte di ragazzi e ragazze efficienti e disponibili, atmosfera del locale per niente caciarona ma anzi tranquilla e allegra, in un clima di cordialità e simpatia.
Infine, immancabile foto con la simpaticissima Rosanna Banfi, la celebre figlia di Lino (che gestisce il locale col marito Fabio Leoni), cui abbiamo fatto i complimenti per la sua attività di attrice e (più recentemente) anche di ballerina (è in gara a “Ballando con le stelle”).
Esperienza sicuramente positiva e da ripetere in occasione di un prossimo viaggio nella “capitèle”.