Due foto a (impietoso) confronto

OLYMPUS DIGITAL CAMERA

Due foto.

La prima l’ho scattata l’altro ieri mattina a Vienna, nello Stadtpark (si tratta del primo giardino pubblico della capitale austriaca, realizzato nel 1862 e abbellito da diversi monumenti a musicisti); si vede il monumento al grande compositore viennese Franz Schubert (1797-1828), realizzato dallo scultore Carl Kundmann.

Stadtpark, Vienna, 9 agosto 2022

La statua mostra Schubert seduto e pensieroso con un foglio di musica sulle ginocchia e una penna in mano. Tutto attorno, una bella cornice di gladioli rossi e altri fiori profumati.

La seconda foto risale a un’ora fa ed è stata scattata in un padiglione del Giardino Inglese di Palermo, a pochi passi dal bar; è un gruppo marmoreo di Benedetto Civiletti.

Vi sono rappresentati, sopra una barca, due marinai: davanti sta il patriota greco Konstantinos Kanaris (che nel 1822 distrusse una nave turca, in risposta a un precedente massacro ottomano a Chio), di dietro c’è il comandante Yorgos Pepinis, che al comando di un altro natante contribuì all’affondamento della nave ammiraglia turca. Pepinis sembra indicare a Kanaris il bersaglio da affondare.

Nel 1874 lo scultore palermitano Civiletti (allora ventinovenne) fu colpito dall’impresa di Kanaris (che divenne in seguito primo ministro) e si fece inviare da Torino un ritratto; realizzò così due anni dopo il gruppo marmoreo (che fu poi erroneamente ribattezzato “I fratelli Canaris a Scio”).

Ebbene, vedete dalla foto in quali condizioni sopravviva (non si sa come) la bella creazione scultorea di Civiletti: il padiglione che lo racchiude è sommerso dalla ubiquitaria “munnizza” palermitana e disseminato di profondi proclami intellettuali (“Io credo ancora in noi”), appassionate dichiarazioni d’amore (“Non lo vuoi capire che ti amo?”, rivolto a destinatario/a palesemente “de coccio”) e sigle più o meno creative di “writers”. Mi chiedo solo come abbiano fatto a entrare là dentro.

A voi i commenti.

Io posso solo aggiungere (tanto, come dicevo ieri, è l’unico sfogo che ci resta): “E chistu è u novu amministratore”.

P.S.: Proporrei di modificare la scritta sottostante al gruppo marmoreo (“Benedetto Civiletti”) in “Maledetto Inciviletti”, ritenendola più appropriata alla situazione contingente.

P.S. n. 2: Riferisco doverosamente quello che leggo su “Repubblica/Palermo” di oggi (13 agosto 2022): «Bisognerà attendere il 12 settembre per l’avvio del piano straordinario di pulizia della città. La Rap è riuscita a mettere in piedi il progetto voluto dal sindaco Roberto Lagalla che coinvolge anche una novantina di dipendenti della Reset per un costo di circa 400 mila euro che rientrano nella previsione di spesa dell’anno a carico delle partecipate. Cosa prevede il piano? Spazza-mento e rimozione di rifiuti abbandonati, interventi di diserbo, ma anche di sanificazione e disinfezione di tutte le aree coinvolte negli interventi di pulizia. Le attività andranno avanti fino al 6 dicembre: 60 giorni lavorativi, 85 di calendario. L’obiettivo è pulire a fondo sia il centro che la periferia bonificando le croniche discariche abusive, ma anche spazzando le strade che non vedono gli operatori della Rap da anni. Il programma di intervento è diviso per quartieri e prevede l’impegno di 90 operatori per lo spazzamento, 12 operatori per il ritiro di ingombranti su strada, 3 autisti alla guida delle spazzatrici. E soprattutto mezzi: 6 autocarri per la raccolta degli ingombranti, 7 autocarri a vasca, 3 autospazzatrici, 5 decespugliatori, 3 autocompattatori. […] Alle attività di pulizia sarà affiancata l’attività di monitoraggio e controllo del territorio per evitare che dopo aver pulito gli stessi luoghi tornino sporchi nel giro di poco tempo come avviene regolarmente. A vigilare saranno sia gli operai della Rap che della Reset. “È un piano – dice il sindaco Roberto Lagalla – che ho voluto fortemente e per il quale ho riunito in più di una occasione i vertici di Rap e Reset dalle quali mi aspetto un’attiva collaborazione in grado di portare i primi risultati attesi dai cittadini e dai tanti turisti in visita a Palermo”. Ma il sindaco lancia anche un appello alla città: “Il mio appello va anche a tutti i palermitani – dice Lagalla – affinché diano il loro contributo, aiutandoci a tenere puliti gli spazi pubblici. Ma è chiaro che il primo segnale deve arrivare dall’amministrazione”». Come si vede, ottimi e lodevoli propositi (anche se purtroppo saranno messi in atto soltanto fra un mese, visto evidentemente che alle ferie non può rinunciare nessuno, “munnizza” o no…); e lodevolissima la precisazione finale (“il primo segnale deve arrivare dall’amministrazione”): nessuno osa sporcare una strada pulitissima (per lo meno ci pensa un po’ di più…). Inutile dire che conteremo gli “85 giorni di calendario” e a dicembre faremo il punto della situazione.

Di Mario Pintacuda

Nato a Genova il 2 marzo 1954. Ha frequentato il Liceo classico "Andrea D'Oria" e si è laureato in Lettere classiche con 110/110 e lode all'Università di Genova. Ha insegnato nei Licei dal 1979 al 2019. Ha pubblicato numerosi testi scolastici, adottati in tutto il territorio nazionale; svolge attività critica e saggistica. E' sposato con Silvana Ponte e ha un figlio, Andrea, nato a Palermo nel 2005.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *