Calligrammi e “carmi figurati”

Il termine “technopàignion” (τεχνοπαίγνιον, composto da τέχνη “arte” + παίγνιον “gioco, passatempo”) designa un carme figurato, che imita la forma di un oggetto con l’impiego di versi di lunghezza differente;… Continua a leggere Calligrammi e “carmi figurati”

Due liriche di Pietro Maggiore: “San Lorenzo” e “Sant’Elìa”

Nella descrizione del paesaggio siciliano, il poeta bagherese Pietro Maggiore (1930-2011) raggiunge spesso punte di profondo lirismo, che testimoniano l’attaccamento “viscerale” alla sua terra. Propongo qui due liriche, una delle… Continua a leggere Due liriche di Pietro Maggiore: “San Lorenzo” e “Sant’Elìa”

Un epigramma di Leonida di Taranto: la vecchia ubriacona

Leonida (Λεωνίδας) è l’esponente più importante della cosiddetta “scuola dorico-peloponnesiaca” degli epigrammisti greci. Nato a Taranto intorno al 320 a.C., in seguito alla guerra dei Romani contro la sua città… Continua a leggere Un epigramma di Leonida di Taranto: la vecchia ubriacona

Il dardo di Eros nelle “Argonautiche” di Apollonio Rodio

Il III libro delle “Argonautiche” di Apollonio Rodio costituisce una svolta nel poema, sia perché la vicenda si svolge ormai nella Colchide, nel paese del re Eeta, sia perché in… Continua a leggere Il dardo di Eros nelle “Argonautiche” di Apollonio Rodio

“Per me non dorme amore in nessuna stagione”: un frammento di Ibico di Reggio

Ibico nacque intorno al 580 a.C. a Rhegion (oggi Reggio Calabria), colonia calcidese in Calabria. Fu di stirpe nobile e secondo gli antichi abbandonò la sua città per non farsene… Continua a leggere “Per me non dorme amore in nessuna stagione”: un frammento di Ibico di Reggio

Il ripensamento della figura di Achille nel poema di Stazio

L’Achilleide fu l’ultima opera del poeta napoletano Publio Papinio Stazio, che visse in epoca flavia e fu attivo soprattutto al tempo dell’imperatore Domiziano (81-96). Di questo poema incompiuto (dovremmo forse… Continua a leggere Il ripensamento della figura di Achille nel poema di Stazio